San Giuseppe da Copertino: Il Santo del Volo Mistico

Origini Salentine: Nascita e Infanzia
San Giuseppe da Copertino, al secolo Giuseppe Maria Desa, nacque il 17 giugno 1603 a Copertino, un piccolo comune nel cuore del Salento, in Puglia. Figlio di Felice Desa, un umile falegname, e di Francesca Panaca, una donna di profonda fede, Giuseppe visse un’infanzia segnata dalla povertà e dalla sofferenza.
La sua terra natale, il Salento, con le sue campagne assolate, i suoi ulivi secolari e la devozione mariana, influenzò profondamente la sua spiritualità. Fin da bambino, Giuseppe mostrò una naturale inclinazione alla preghiera, ma anche una salute cagionevole: soffriva di una grave ulcera che i medici non riuscivano a curare. Si racconta che guarì miracolosamente dopo che la madre lo portò in pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Grazia a Galatone, un luogo ancora oggi caro alla devozione salentina.
Un Ragazzo “Ritardato” che Diventò Santo
A scuola, Giuseppe era considerato lento e distratto, tanto che i suoi compagni lo prendevano in giro. La sua famiglia, già in difficoltà economiche, cadde in miseria quando il padre morì, lasciando Giuseppe e la madre in condizioni drammatiche.
A 17 anni, cercò di entrare tra i Frati Minori Conventuali di Copertino, ma fu rifiutato perché “ignorante”. Tentò allora con i Cappuccini di Martina Franca, che lo accettarono come fratello laico, ma a causa della sua goffaggine (si dice che rompesse spesso stoviglie) fu presto licenziato.
Tornato a Copertino, trovò infine accoglienza presso i Frati Minori Riformati di Santa Maria di Grottella, un convento vicino alla sua città natale. Qui, nonostante le sue difficoltà negli studi, riuscì a diventare sacerdote nel 1628, grazie a un evento miracoloso: durante l’esame di ammissione, il vescovo gli chiese di commentare l’unico passo che conosceva bene – “Benedetto il grembo che ti ha portato!” (Luca 11,27) – e, colpito dalla sua devozione, lo approvò.
Il Mistico Salentino: Estasi e Levitazioni
Una volta sacerdote, Giuseppe iniziò a manifestare fenomeni mistici straordinari, che lo resero celebre in tutta Italia. Le sue estasi erano così profonde che il suo corpo si sollevava da terra, fluttuando nell’aria davanti a decine di testimoni.
Alcuni episodi incredibili legati alla sua terra:
- La levitazione davanti al popolo di Copertino: Durante una predica nella chiesa natale, si sollevò da terra rimanendo sospeso per diversi minuti.
- Il volo verso un ulivo: Si racconta che, vedendo una statua della Madonna su un albero, volò miracolosamente verso di essa.
- Le messe “volanti”: Spesso, durante la celebrazione eucaristica, entrava in estasi e levitava, tanto che i superiori gli vietarono di officiare in pubblico per evitare scandali.
L’Inquisizione e l’Esilio dalla Terra Natale
La sua fama attirò l’attenzione dell’Inquisizione, che all’epoca indagava su fenomeni soprannaturali. Per anni fu costretto a spostarsi da un convento all’altro, lontano dal Salento:
- Assisi (1639-1653)
- Pietrarubbia (nelle Marche)
- Fossombrone
- Infine, Osimo, dove morì nel 1663.
Nonostante l’allontanamento dalla sua amata terra, non dimenticò mai le sue origini salentine, e si dice che in punto di morte abbia sussurrato parole in dialetto.
Morte e Culto nel Salento
Morì il 18 settembre 1663 a Osimo, ma il suo legame con il Salento rimase fortissimo. Oggi, Copertino lo celebra come suo figlio più illustre:
- La sua casa natale è ancora visitabile nel centro storico.
- La Chiesa di San Giuseppe a Copertino custodisce reliquie e ricordi del santo.
- Ogni anno, il 18 settembre, si tengono solenni festeggiamenti in suo onore.
Patrono degli Studenti (Grazie al Salento!)
La sua fama di “santo degli esami” nasce da un episodio salentino: si racconta che, durante un esame a Lecce, un docente gli chiese di commentare proprio l’unica frase che conosceva, e così fu promosso. Per questo, oggi è invocato da milioni di studenti in tutto il mondo.
Conclusione: Un Santo Popolare, Umile e Salentino
San Giuseppe da Copertino è un simbolo della spiritualità semplice e genuina del Sud Italia. La sua vita, fatta di umiliazioni e miracoli, dimostra che Dio sceglie spesso gli ultimi per compiere grandi cose.
Ancora oggi, nel Salento, si dice:
“San Giuseppe da Copertino, levitava pe’ l’amore divino!”
Il suo esempio rimane un faro di fede, umiltà e amore per la terra natale, valori che ogni salentino porta nel cuore.